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Carmen Cicconofri, da architetto a direttrice di coro

C’è un aforisma di Wolfgang Goethe che dice: “L’architettura è musica solidificata”. Poche parole per ribadire l’antico e stretto rapporto tra queste due arti, entrambe espressioni di creatività, accomunate da molti elementi e da uno che più di tutti le unisce: l’armonia. Testimone diretta di ciò, potendo ella vivere su sé stessa la doppia professionalità, è la tolentinate Carmen Cicconofri, oggi tra le poche direttrici di coro ‘under 40’, che dopo essersi laureata in architettura alla Sapienza di Roma, con esperienze formative in Spagna e Argentina, ha lasciato un lavoro di architetto a Milano, per riprendere gli studi al Conservatorio di Pesaro, dove si è diplomata in Direzione di Coro. Dottoressa Cicconofri, come debbo chiamarla, architetta o direttrice? Ormai sono felicemente impegnata nel campo musicale e in particolare nella musica corale. Dopo aver diretto cori di voci bianche, giovanili e misti tra Marche e Umbria, sono stata docente all’Accademia corale di Urbino e, a Perugia,...

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