Discorsi che hanno fatto la storia del Novecento
Winston Churchill è lo statista europeo che più di altri ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del ‘900. Eleanor Roosevelt, moglie del 32° presidente degli Stati Uniti, è stata la “First lady” più autorevole nella storia americana. Marie Curie ed Alexander Fleming con le loro scoperte scientifiche hanno aperto nuove strade della medicina.
A questi grandi personaggi del “secolo breve”, la Eum (casa editrice dell’università di Macerata) ha riservato i primi quattro titoli di una nuova collana editoriale, “Prolusioni”, diretta da Benedetta Barbisan e Raffaela Merlini, che ha lo scopo di riscoprire i discorsi, talvolta dimenticati o mai pubblicati prima, che personalità della scienza, della politica e della cultura hanno tenuto in contesti accademici o in occasione di conferimenti di titoli ad honorem.
Per i volumi già disponibili e per quelli che usciranno (in preparazione i testi dedicati a Piero Calamandrei e a John Stuart Mill), i discorsi selezionati sono frutto di accurate ricerche negli archivi di prestigiose università e – quando possibile – per le traduzioni sono state privilegiate le registrazioni audio rispetto ai testi scritti.
È questo il caso dei cinque discorsi pubblicati nel volume dedicato a Winston Churchill (1874 – 1965). Lo statista britannico, oltre che per una nutrita produzione letteraria – nel 1953 gli fu assegnato il Premio Nobel per la Letteratura – è rimasto famoso per la sua oratoria. Non a caso fu proprio davanti a uditori composti da docenti e studenti che Churchill ebbe a pronunciare frasi diventate celebri, come “Never give in”, il suo storico incitamento a non arrendersi mai (Harrow School, Londra 29 ottobre 1941), oppure a coniare la locuzione “cortina di ferro” (Westminster College, Fulton – Usa – 5 marzo 1946) o ad auspicare la creazione degli Stati Uniti d’Europa (Università di Zurigo, 19 settembre 1946). Tre prolusioni che ora si possono leggere nel volume inaugurale della collana, insieme ai discorsi tenuti a Cambridge nel 1943 (Harvad University) e 1949 (Mit).
Di Eleanor Roosevelt (1884-1962), che durante la lunga permanenza del marito alla Casa Bianca (1933-1945) riuscì a ritagliarsi un proprio ed autonomo ruolo pubblico, il volume a lei dedicato seleziona quattro discorsi che risalgono agli anni successivi alla seconda guerra mondiale e alla morte del presidente, quando la Roosevelt continuò il proprio impegno politico anche come delegata all’ONU e a capo della Commissione sui diritti umani. In questa veste è considerata la madre della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948 ed il volume si apre proprio con la prolusione da lei tenuta il 28 settembre di quell’anno alla Sorbona di Parigi, che aveva per titolo “Le Battaglie per i Diritti dell’Uomo” e si chiude con il discorso del 1958 all’università del Colorado, dove l’ex First lady discusse del “ruolo che ogni individuo è chiamato a svolgere per il successo degli Stati Uniti d’America in quanto paese guida del mondo non comunista”.
Se la Roosevelt fu una pioniera per i diritti civili e i diritti delle donne, Maria Skłodowska, fisica polacca naturalizzata francese, meglio nota come Marie Curie (1867 – 1934), lo fu nella scienza. Di lei, prima donna ad ottenere due volte il Premio Nobel (1903 per la fisica e 1911 per la chimica) e prima donna a salire in cattedra alla Sorbona, il volume della Eum raccoglie due prolusioni: quella pronunciata all’Accademia reale delle scienze di Stoccolma l’11 dicembre 1911 in occasione del conferimento del Nobel per aver isolato il radio e quella di dieci anni più tardi al Vassar College di New York, che è stato il primo istituto di istruzione superiore per donne negli Stati Uniti.
Il volume dedicato ad Alexander Fleming (1881 – 1955) propone la prolusione che il medico e biologo britannico pronunciò a Harvard nel 1945 – pochi mesi prima di ricevere (insieme a Boris Chain e Howard Florey) il Premio Nobel per la medicina, per la scoperta della penicillina e quella tenuta a Stoccolma l’11 dicembre successivo in occasione del conferimento del Nobel.
Nel breve saggio che in ogni volume della collana Benedetta Barbisan dedica al personaggio in questione, di Fleming la curatrice sostiene che “fu l’imprevisto a guidare il suo intuito” e che “non lo avrebbe mai saputo cogliere senza l’apertura mentale che viene sì dalla conoscenza e dal duro lavoro, ma non meno dall’anticonvenzionalismo e da uno sguardo capace di sospendere l’incredulità”.
Tutti i volumi, che si presentano con un’elegante veste grafica in formato tascabile, offrono al lettore anche riflessioni di interesse traduttivo scritte da Raffaela Merlini, Roberta Favaron e Giovanna Scocchera, che hanno curato la traduzione dalla lingua originale all’italiano.
© Alessandro Feliziani / Orizzonti della Marca
W. Churchill, Anni memorabili, Eum 2021, pp.172, Euro 11.
A. Fleming, Come un pedone sulla scacchiera, Eum 2022, pp. 172, Euro11.
M. Curie, Un bene per l’umanità, Eum 2022, pp. 120, Euro 11.
E. Roosevelt, La nostra libertà e la libertà degli altri, Eum 2023, pp.276, Euro 11.
(Articolo pubblicato sul settimanale ORIZZONTI della MARCA n. 41 del 4 novembre 2023)
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