L’educazione al rispetto per l’arte

In occasione del giuramento per l’inizio del suo secondo mandato, il presidente Mattarella disse che “l’Italia è per antonomasia il Paese della bellezza, delle arti e delle cultura”. All’estero ci ammirano per questo, ma neanche a farlo apposta il nostro patrimonio artistico, anziché per la sua tutela, è sempre più al centro dell’attenzione per i fini più diversi. Sono di queste settimane le polemiche per l’idea di Enit e Ministero del turismo di declinare la Venere di Botticelli, opera rappresentativa del Rinascimento, in veste di moderna “influencer” per la campagna di promozione turistica. Che la scelta possa far storcere il naso ci sta, ma che la questione sia occasione di polemica politica, provocando un vero e proprio sarcasmo sui social, sfocia nell’autolesionismo. 

Dobbiamo ringraziare, invece, per la pubblicità gratuita fatta all’Italia, quella scuola della Florida che ha costretto alle dimissioni la preside per una lezione di storia dell’arte sul David di Michelangelo, ritenuto “pornografico”. Quella stessa statua cioè, che a marzo dello scorso anno il sindaco di Firenze aveva coperto con un drappo nero in segno di lutto per la guerra in Ucraina e che anni fa un’azienda statunitense produttrice di armi aveva assunto a testimonial, utilizzando il David per pubblicizzare un fucile, che – con un fotomontaggio – gli veniva fatto imbracciare.  

Non si contano poi in questi mesi gli atti dimostrativi di gruppi ecologisti che in varie città hanno imbrattato note opere d’arte. Lo hanno sempre fatto con vernici lavabili, eccetto a Milano, dove la più celebre opera dello scultore di San Severino Ercole Rosa (1846-1893), il monumento a Vittorio Emanuele II in piazza Duomo (nella foto), ha richiesto due mesi di lavoro per essere ripulita.

Il governo ha proposto pesanti multe per chi deturpa i monumenti e anche Macerata ha dichiarato guerra agli imbrattatori, ma oltre alla repressione c’è bisogno di un’opera di educazione e di rispetto per l’arte e i beni pubblici.

© Alessandro Feliziani / QN Il Resto del Carlino

(Articolo pubblicato domenica 7 maggio 2023 sul quotidiano Il Resto del Carlino, edizione Macerata)


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