Le Università e la Fondazione Carima insieme per il futuro del territorio



Alla convenzione firmata dagli atenei di Camerino e Macerata con la Fondazione Carima finalizzata ad organizzare un “Master interuniversitario per la formazione di laureati e funzionari dei comuni maceratesi in materia di programmazione e gestione degli investimenti pubblici” (iscrizioni entro 10 maggio https://www.unimc.it/it/unimc-comunica/news/master-unimc-unicam), vanno riconosciuti almeno quattro punti di forza. Il primo è l’aiuto agli enti locali nel cogliere le opportunità di finanziamento offerte dal PNRR e dall’Unione europea. Il secondo è il contributo offerto alla formazione di una dirigenza comunale meno prigioniera della burocrazia e più orientata a sviluppare progetti innovativi e in linea con i bisogni della collettività. Un terzo aspetto è legato al “nuovo volto” della Fondazione Carima, che in questi anni sta spostando la propria ‘mission’ da tradizionale soggetto erogatore di contributi a nuovo attore di progettualità per far fronte alle esigenze del territorio. Il quarto, ma non ultimo per importanza, è la possibilità per l’intera comunità provinciale di vedere i due atenei lavorare insieme in un ruolo chiave di supporto allo sviluppo socio-economico del territorio.

Da anni si sente ripetere che il futuro del paese è nell’università, ma l’Italia – oltre ad avere il più basso numero di laureati in Europa – ogni anno vede emigrare l’8% dei neo laureati. Inoltre, il calo demografico sta riducendo le immatricolazioni e ciò – complice un errato sistema di finanziamenti basato sui numeri – penalizza ancor di più i piccoli atenei, come Camerino e Macerata, che vantano secoli di storia ed una eccellente reputazione, testimoniata da molti illustri accademici che vi hanno insegnato e da tanti laureati che devono il loro successo alla formazione ricevuta.

Poter vantare due vere “città-campus” all’interno di una piccola provincia costituisce una splendida rarità e soprattutto una dote preziosa da salvaguardare e da valorizzare, perché il futuro dell’intero territorio (non solo dei due comuni) è sempre più legato alle università.

© Alessandro Feliziani / QN Il Resto del Carlino

(Articolo pubblicato domenica 2 aprile 2023 sul quotidiano Il Resto del Carlino, edizione Macerata)


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