Aziende al ‘top’ malgrado il deficit infrastrutturale.



Intervenuto a Belforte del Chienti ad un convegno sul rapporto tra aziende, università e territorio, il presidente dell’Istao, Mario Baldassarri, ha riferito di una ricerca svolta anni fa: le imprese marchigiane, rispetto alle loro concorrenti in Europa, mostravano maggiori capacità produttive (stimabili in oltre il 20%), ma la maggiore efficienza all’interno della fabbrica risultava annullata dal deficit infrastrutturale del territorio. Nonostante molti passi avanti, il gap è rimasto ed esso varia anche all’interno della regione, tra una provincia e l’altra e tra la costa e l’entroterra. 

Il divario infrastrutturale della provincia di Macerata rispetto al nord della regione e al settentrione è innegabile e, proprio per questo, alcuni risultati ottenuti da aziende radicate nel territorio hanno del “miracoloso”. 

L’ultima analisi della Fondazione Merloni sui bilanci delle maggiori 500 aziende marchigiane offre risultati sorprendenti: tra le prime cento in classifica, la provincia di Macerata ne piazza ben venti, di cui dieci con ricavi superiori ai cento milioni nell’ultimo anno. Tra le migliori venti per tasso di crescita, cinque sono di questa provincia e analizzando i singoli settori produttivi si scopre che operano nel Maceratese le aziende in testa ai comparti arredamento e plastica. L’industria maceratese può vantare seconde e terze posizioni nei settori della carta, delle costruzioni e della meccanica. Inoltre, ben cinque aziende della provincia figurano tra le prime dieci marchigiane del settore pelli e calzature.

Qual è il segreto? Secondo Antonio Calabrò, presente a Belforte all’incontro con i rettori degli atenei locali, la forza di tante imprese che producono “all’ombra dei campanili” (nelle Marche, come altrove) sta nella capacità di parlare al mondo con canoni estetici e valoriali antichi ed unici: la “sapienza delle mani” e il rapporto con il territorio, che attraverso la ricerca e l’innovazione si trasformano in canoni economici.

© Alessandro Feliziani /QN Il Resto del Carlino

(Articolo pubblicato domenica 12 febbraio 2023 sul quotidiano Il Resto del Carlino, edizione Macerata)

 

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