Crivelli in mostra a Macerata


Annunciata come il maggiore evento culturale di questo autunno-inverno, la mostra “Carlo Crivelli. Le relazioni meravigliose” (a cura di Francesca Coltrinari e Giuliana Pascucci), in corso fino al 12 febbraio a Palazzo Buonaccorsi di Macerata, ha assunto un rilevante quanto inaspettato valore storico-artistico. La “Madonna col Bambino” (nella foto un particolare), realizzata dal maestro del Rinascimento nel 1470 per l’antica chiesa maceratese di Santa Maria della Pietà e ora conservata nei musei civici, non è – come creduto in passato – un dipinto a tempera e oro su tavola trasportata su tela, ma un’opera eseguita su tela già in origine. La scoperta è avvenuta durante il restauro, commissionato dal comune alla restauratrice Daphne De Luca, che ne svela tutti i particolari nel bel catalogo della mostra. Si può affermare, pertanto, che il dipinto di Macerata è l’unico (tra quelli conosciuti) eseguito su tela dall’artista veneziano, che lavorò nelle Marche dal 1468 fino alla sua morte (1495), realizzando decine di tavole, sparse in una quindicina di città e piccoli centri della regione. 

Molti di questi dipinti sono poi finiti in altre località d’Italia o all’estero e la mostra di Palazzo Buonaccorsi, (complessivamente sette opere) ha il merito di averne riportati alcuni nelle Marche, grazie ai prestiti concessi dai musei che ora li custodiscono. 

La mostra – hanno sottolineato gli assessori Katiuscia Cassetta (cultura) e Riccardo Sacchi (turismo) – è anche una “porta di accesso” al territorio, in quanto il visitatore è spinto a continuare la scoperta di altre opere di Carlo Crivelli lì dove sono state realizzate e sono tuttora conservate. Il percorso che parte da Macerata prosegue, infatti, a Corridonia, San Ginesio, Sarnano, Monte San Martino, Camerino, Serrapetrona, Belforte e San Severino. 

© Alessandro Feliziani / Emmaus

(Articolo pubblicato martedì 18 ottobre 2022 su Emmaus, inserto mensile del quotidiano Avvenire)


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