“L’Infinito”. Recanati, Visso e il mondo intero.
Nel febbraio 2020, giusto in tempo per scampare alla lunga sospensione delle attività culturali imposta dalla pandemia, nelle sale della biblioteca Mozzi-Borgetti di Macerata fu allestita la mostra “L’infinito. Un racconto per immagini e documenti”. Furono esposte numerose prime edizioni a stampa delle più famosa poesia di Leopardi, insieme ad una folta selezione di traduzioni de “L’infinito” nella più svariate lingue: dall’armeno al catalano, dal croato al russo, dal francese al polacco, dal latino all’inglese e, inoltre, in portoghese, greco, olandese, svedese, tedesco e molte altre lingue ancora. “Segno più che tangibile dell’inesaurita vitalità di questa poesia”, ha scritto Laura Melosi, direttrice delle Cattedra “Giacomo Leopardi” dell’università di Macerata e componente del comitato scientifico del Centro nazionale di studi leopardiani di Recanati, nell’introduzione al quarto libro della collana Leopardiana (edizioni Eum), curato da lei stessa insieme a Manuela Martellini, docente di filologia della letteratura italiana.
Il volume, uscito a luglio di quest’anno, è frutto del cantiere di iniziative avviato nel 2019 con l’istituzione del Comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario della composizione de “L’infinito” e raccoglie una decina di brevi saggi di altrettanti autori. Studiosi che hanno indagato sulle versioni poetiche della lirica leopardiana nelle lingue straniere, quali le traduzioni russe (Giuseppina Larocca) o in arabo (Maria Elena Paniconi e Mariangela Masullo) o, ancora, “L’infinito” nella traduzione di Marguerite Yourcenar (Patrizia Oppici).
La recanatese Francesca Chiusaroli, docente di linguistica, affronta il tema delle lingue artificiali (il traduttore automatico di Google) e i codici non verbali, quali gli emoji, gli ormai famosi simboli pittografici utilizzati in tutto il mondo, nella messaggistica elettronica e nei social network. Proprio l’autrice, nel 2019 realizzò – nell’ambito del laboratorio universitario “Scritture brevi” – una traduzione de “L’infinito” con l’uso degli emoji, condivisa in internet attraverso Twitter e ora riprodotta a pagina 97 di questo volume.
Altri autori presenti nel volume sono Costanza Geddes da Filicaia (Leopardi e le lingue straniere), Lorenzo Abbate (Leopardi tradotto), Vincenzo Caporaletti (L’infinito tra linguaggio poetico e musicale), Mario Dondero (Leopardi personaggio) e Emil Dimitrov, che rende testimonianza della propria esperienza di traduttore della lirica del poeta recanatese in lingua bulgara.
In copertina è riprodotto l’autografo de “L’infinito” di Visso.
© Alessandro Feliziani / Orizzonti della Marca
(Articolo pubblicato sul settimanale ORIZZONTI della MARCA del 17 settembre 2022 n. 34)
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