I politici su TikTok e il voto dei giovani.




Da una settimana siamo “orfani” dei sondaggi elettorali, la cui diffusione è vietata nei quindici giorni che precedono le elezioni. La legge, infatti, vuole evitare che l’elettore sia istintivamente sollecitato a salire sul carro del vincitore pronosticato.  

Ci sono regole anche per la comunicazione politica in radio e TV, ma la normativa – approvata nel Duemila – sembra già appartenere ad un’altra “era”, a quando per parlare agli elettori non si poteva fare a meno degli organi di informazione tradizionali, di riempire le cassette della posta con “santini”, opuscoli, “istruzioni di voto” e si tappezzavano le città di manifesti.

Dal 1956, per esempio, vige la legge che impone ai comuni l’onere di predisporre appositi spazi per le affissioni di propaganda. Tabelloni prestabiliti nel numero e nelle dimensioni, per dare a tutti identiche possibilità di affissione. Ebbene, ormai quasi nessuno li adopera e girando per la città si vedono parti di tabelloni ancora inutilizzati. 

Sono leggi ormai superate, che avevano un senso quando le campagne elettorali comportavano un super lavoro per grafici e tipografi. Oggi candidati e partiti si affidano a social media specialist e web community manager. La campagna elettorale, infatti, si è trasferita quasi completamente sulle piattaforme internet e sui social, dai più diffusi e popolari, come Facebook, YouTube e Instagram, al più elitario Twitter. Tutti insieme oggi rappresentano (dati Censis) il mezzo di informazione per oltre 14 milioni di italiani. 

Per catturare il consenso dei diciottenni e degli under 25, che per la prima volta quest’anno votano per il Senato, anche candidati tradizionalmente in “doppiopetto” sono sbarcati in queste settimane su TikTok, il social cinese seguito in prevalenza dalla generazione Z. 

Per dirla con le parole-chiave dei vari slogan elettorali: ma “sul serio” tutti “credono” che basti un post nei social per rendere i giovani “pronti” a “scegliere” di votare “dalla parte giusta”?

© Alessandro Feliziani / QN Il Resto del Carlino

(Articolo pubblicato domenica 18 settembre 2022 su Il Resto del Carlino, edizione Macerata)

 

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