Carenza di stagionali. Il benessere individuale prima del lavoro.



Una palestra di Macerata rischia di dover chiudere, perché non trova istruttori, molti ristoranti della costa lamentano la carenza di camerieri stagionali, il più grande parco divertimenti d’Italia ha ridotto l’orario di apertura per mancanza di animatori dei giochi. Tutti danno la colpa di ciò al reddito di cittadinanza, poiché offre un pur minimo introito senza dover lavorare. Ma le cause sono anche altre: molti giovani dichiarano di rinunciare ad alcune occupazioni stagionali per i turni di lavoro stressanti, per i salari inferiori ai mille euro mensili, per l’assenza di garanzie riguardo all’assunzione definitiva e, non ultimo, per il lavoro precario, che toglie spazio ad altre opportunità (studio compreso) utili a costruire un futuro.

La carenza di lavoratori stagionali è oggi anche conseguenza della recente pandemia, che ha fatto “rivalutare” la salvaguardia della salute. La recente indagine “Italiani e lavoro nell’anno della transizione”, condotta da SWG per conto della Federazione consulenti del lavoro, ha rivelato che il 49% degli intervistati desidera trovare un lavoro compatibile con le esigenze di vita personale e con livelli minimi di stress. 

Il “benessere individuale” è l’obiettivo primario dichiarato dagli under 35 e questo spiega i numerosi casi di giovani, anche laureati, che abbandonano le città per vivere nei piccoli borghi o che scelgono la campagna, dove innovano aziende agricole dei loro avi. È il caso di Matteo Cesari, “fuggito” dalla natia Milano per dedicarsi alla vigna di vernaccia del nonno a Serrapetrona o di Marco Scolastici, che ha lasciato Roma per far rifiorire a Macereto di Visso l’antica attività pastorizia di famiglia. Come loro ha fatto anche Roberto Marcantoni, che ha abbandonato lo studio legale a Biella, per produrre olio a Serralta di San Severino. Giovani che scommettono sulla campagna con estro e innovazione “contro il logorio della vita moderna”, restituendo vitalità ad un settore a lungo trascurato.

© Alessandro Feliziani / QN Il Resto del Carlino

(Articolo pubblicato domenica 26 giugno 2022 sul quotidiano Il Resto del Carlino, edizione Macerata)


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