La giustizia ingessata dai codicilli.
L’approvazione da parte del Governo del disegno di legge di riforma del Consiglio superiore della magistratura ha fatto salire la Giustizia ai primi posti nell’agenda politica e i prossimi referendum renderanno ancora più vivo il dibattito.
Già il parlamento, a settembre, con la legge delega per l’adozione di provvedimenti volti a rendere più celeri i processi penali, si era preoccupato di ripristinare, pur con forme diverse, la prescrizione. Un istituto, quest’ultimo, di indubbia “civiltà giuridica” in un sistema giudiziario ben funzionante. Nella situazione italiana, però, la storia recente ha dimostrato come a fare affidamento sulla prescrizione sia proprio chi è più abile a trovare ogni stratagemma per procrastinare il più possibile la sentenza definitiva.
Siamo quindi sicuri che riforma del Csm, prescrizione, separazione delle carriere dei magistrati, siano i temi più urgenti per migliorare la giustizia penale? O piuttosto sia prioritario rimuovere quei lacci, laccioli e codicilli esageratamente meticolosi, i quali, anziché rappresentare una giusta garanzia per l’imputato, finiscono spesso per tramutarsi in “via di fuga” verso l’impunità?
Nei prossimi giorni, ad esempio, la Cassazione potrebbe rimettere in discussione il processo per l’uccisione di Pamela Mastropietro a causa di una notifica insufficiente, così come la Corte d’assise di Macerata potrebbe escludere una prova a carico degli imputati dell’omicidio di Rosina Carsetti per un difetto di procedura. A Roma il processo per l’assassinio di Giulio Regeni è stato rinviato “sine die” perché – nonostante la notorietà internazionale del caso – ci sarebbe la presunzione e non la certezza che gli imputati conoscano l’accusa contro di loro.
Ad alimentare la sfiducia verso la magistratura è anche un sistema giudiziario che, inasprendo forme e procedure, finisce per vanificare il concetto basilare di Giustizia. Per correggere le storture non saranno sufficienti i referendum di primavera.
© Alessandro Feliziani / QN Il Resto del Carlino
(Articolo pubblicato domenica 20 febbraio 2022 sul quotidiano Il Resto del Carlino, edizione Macerata)
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