Le nostre vite racchiuse in un codice.


© Averlo o non averlo non è più la stessa cosa. Se ne sei sprovvisto rischi che ti facciano scendere dall’autobus o dal treno e che ti impediscano di entrare al ristorante o al museo. C’è chi, dopo averlo a lungo snobbato, si è messo in fila in piena notte per ottenerlo e chi, cercando di fare il furbo, ha fatto letteralmente carte false per averlo.

Parliamo del “super green pass”, che attesta la vaccinazione anti Covid. Cartaceo o elettronico altro non è che un quadratino zeppo di rettangolini neri sistemati a mo’ di puzzle. Sembrano tutti uguali, in realtà sono tutti diversi. Ognuno contiene informazioni specifiche di una data persona o cosa. Sono i codici QR, sigla costituita dalle iniziali di due parole inglesi che significano “risposta rapida”. Sono l’evoluzione degli antesignani codici a barre, oggi presenti nelle confezioni di tutti i prodotti e senza i quali, tra l’altro, sarebbe impossibile gestire un supermercato. A differenza di quello a barre, il codice QR può essere letto anche dai normali telefonini, offrendo così infinite opportunità.

Chi, ad esempio, allo Sferisterio di Macerata visita la mostra dedicata a Raffaello può usufruire dell’apposito QR per ascoltare o leggere sul proprio telefonino la guida alle immagini, evitando l’uso delle cuffie di solito presenti nei musei a disposizione di tutti i visitatori. In un periodo di massima attenzione all’igiene, anche Macerata si pone così all’avanguardia per garantire la sicurezza. 

Pure molti ristoranti hanno introdotto il QR per la consultazione del menù e l’uso di tale codice si sta diffondendo nelle più disparate attività. Inventato una trentina d’anni fa in Giappone, dove se ne sta sperimentando un nuovo tipo a colori, il QR è stato a lungo temuto per paura che potesse veicolare virus informatici e, guarda caso, ora si fa conoscere da tutti e sta ampliando il campo d’azione proprio come supporto alla lotta contro un virus molto più pericoloso e difficile da combattere.

© Alessandro Feliziani / QN Il Resto del Carlino

(Articolo pubblicato domenica 16 gennaio 2022 sul quotidiano Il Resto del Carlino, edizione Macerata)


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