La salute si costruisce a tavola.


© Cresce l’interesse per il cibo e la buona cucina. Anche a seguito della pandemia, infatti, è ovunque aumentata la ricerca di prodotti genuini e di qualità. Lo ha dimostrato la prima edizione di “Tipicità Evo”, che si conclude oggi e che tra sette giorni passerà il testimone a “Fattoria in piazza”, la rassegna ospitata a Macerata ogni quarta domenica del mese per agevolare l’incontro dei consumatori con la “filiera corta” e il commercio a “chilometro zero”. 

C’è un’attenzione crescente, come mai in passato, anche per il piatto simbolo della cucina italiana: la pasta. Settore, questo, dove le Marche e Macerata hanno un ruolo di primo piano, sia nella coltivazione della materia prima, il grano duro, sia nella produzione dell’alimento. 

Quest’anno la provincia di Macerata, con 1,3 milioni di quintali, è seconda nelle Marche per produzione di grano duro e l’intera regione (4,2 milioni di quintali) è salita al quarto posto in Italia. E stanno aumentando pure i piccoli pastifici di tipo artigianale che utilizzano selezionate farine di grani autoctoni.

A tenere alto il nome del grano marchigiano è la qualità, cresciuta negli ultimi decenni grazie al lavoro dell’Assam regionale e del Centro ricerche per il miglioramento vegetale (Cermis) di Tolentino, uno dei pochi istituti attivi in Italia nelle ricerche sui cereali. Dal 1983, nei suoi campi tra il Castello della Rancia e Rambona, sperimenta varietà di grano destinate all’alimento simbolo del mangiare italiano.

La salute – come ricordano i nutrizionisti – si costruisce a tavola e anni fa è nato un filone di ricerca, la “nutrigenomica”, che studia le relazioni tra patrimonio genetico e cibo, cioè come le molecole, che introduciamo mangiando, influenzano i nostri geni e, di conseguenza, la nostra salute.

Quindi mangiamo pure la pasta, che tanto ci piace, ma attenzione: c’è pasta e pasta, perché c’è grano e grano. E “noi – come sosteneva un filosofo tedesco – siamo quello che mangiamo”. 

© Alessandro Feliziani / QN Il Resto del Carlino

(Articolo pubblicato, con diverso titolo, domenica 21 novembre 2021 sul quotidiano Il Resto del Carlino, edizione Macerata)


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