Allo Sferisterio un «impossibile» Raffaello.
© È stata prorogata a domenica 1 maggio 2022 a Macerata (Sala Cesanelli e Corridoio Innocenziano dello Sferisterio) la “Mostra impossibile”, dedicata alle quarantacinque più celebri opere di Raffaello, oggi sparse nei musei di tutto il mondo. Definita “impossibile” proprio perché sarebbe stato impraticabile riunire in un’unica sede tutte le opere in originale, la mostra presenta le riproduzioni fotografiche di capolavori disseminati in diciassette città, da Parigi a Berlino, da San Pietroburgo a Washington, da Londra a Madrid e ovviamente Urbino, Firenze, Milano e Roma. Tutte le immagini sono ad altissima definizione e rigorosamente in dimensione reale (scala 1:1), dalle più piccole tavole di poche decine di centimetri, come “San Giorgio e il drago”, conservato al Louvre, alle opere di grande dimensione, come l’affresco “La Scuola di Atene”, di sette metri per cinque, dipinto intorno al 1510 a Roma e oggi visitabile all’interno del percorso dei Musei Vaticani. Le immagini sono stampate su un tessuto trasparente e la tecnica della retroilluminazione conferisce una particolare suggestione ai dipinti, consentendo al visitatore la possibilità di “cogliere dettagli e sfumature difficilmente apprezzabili nelle tele originali ad occhio nudo o nelle riproduzioni a stampa”.
Tra i quarantacinque capolavori raffaelleschi presenti nei locali espositivi, figurano dipinti celebri, come La Fornarina, Sposalizio della Vergine, Ritratto di Giulio II, Madonna del cardellino e alcune pale d’altare.
Dopo l’iniziativa sperimentale della rassegna di presepi dello scorso anno e quella fotografica dell’estate passata, la mostra su Raffaello consacra definitivamente gli ambienti al chiuso dello Sferisterio come suggestivo luogo espositivo.
“Raffaello. La mostra impossibile”, ideata e curata da Renato Parascandolo, con la direzione scientifica di Ferdinando Bologna, è visitabile dal martedì alla domenica con orario 10 – 13 / 15 – 17,30. Tramite il proprio smartphone, il visitatore può usufruire dell’audioguida gratuita.
© Alessandro Feliziani / Orizzonti della Marca
(Testo tratto dall’articolo pubblicato sul settimanale ORIZZONTI della MARCA del 15 gennaio 2022 n.1)
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