Ai centri storici non bastano le luminarie.


© L’aumento dei contagi, la corsa ai vaccini e la variante Omicron ci tengono in apprensione, velando d’incertezza anche le ormai imminenti festività. Eppure già da fine novembre l’allestimento di luminarie nelle piazze e per le vie lasciava pregustare l’atmosfera del Natale. A Macerata e altrove i comuni si sono fatti carico delle spese degli addobbi. Un gesto di concreto sostegno alle attività commerciali in difficoltà da inizio pandemia. Già in precedenza tuttavia, il commercio nei nostri centri storici soffriva una crisi strutturale, spesso conseguenza di programmazioni sbagliate.

Giorni fa, mentre ripetevo a piedi l’itinerario che da ragazzo percorrevo per andare a scuola, ho riscontrato un senso di abbandono e di freddezza. Della vivacità della via principale è rimasta una serie di serrande abbassate, alcune ormai arrugginite. Nella piazza sono scomparsi i negozi con le vetrine ben allestite per attirare i passanti. All’angolo c’è ancora lo storico bar, ma i tavoli interni sono vuoti, sulla porta nessun cameriere in giacca bianca e papillon nero, nessun profumo di caffè appena tostato. Più avanti, sulla via il grande negozio di giocattoli si è trasformato in un centro di telefonia, è scomparsa l’edicola di giornali, non c’è più il fruttivendolo e, dirimpetto, ha cessato l’attività anche un antico negozio di scarpe. Più oltre, dove c’era una rivendita di alimentari con antichi arredi di legno ora si comprano sigarette elettroniche. Un po’ ovunque i portoni e le finestre dei palazzi lasciano immaginare case ormai chiuse da tempo, ma soprattutto lungo i marciapiedi non si è più costretti a zigzagare come quando le strade erano affollate. 

I grandi centri commerciali di periferia hanno “spento” molti centri storici, che hanno così perso la loro antica identità. Per riaccenderli non sono certo sufficienti le luminarie a dicembre; avrebbero bisogno di un Natale che duri tutto l’anno, che li faccia essere vivi ogni giorno.

© Alessandro Feliziani / QN Il Resto del Carlino

(Articolo pubblicato domenica 5 dicembre 2021sul quotidiano Il Resto del Carlino, edizione Macerata)


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