L'azienda Tittoni di Cingoli, storie di gente comune.

Orfeo Mangoni, “Cingoli, l’azienda Tittoni 1900-1964. La vita contadina e le realtà del territorio”, Tipolito Ilari, Cingoli 2015, pp.208, s.i.p.


 © La storia locale molto spesso si sofferma sulla vita e l’opera di personaggi che hanno lasciato importanti testimonianze nel campo delle arti, della letteratura, della politica o su eventi che hanno segnato in modo determinante gli assetti urbanistici, sociali ed economici di città e paesi. Quasi mai, o raramente e solo per ricordare usi, costumi e tradizioni di determinate epoche, si parla di gente comune: contadini, preti di campagna, bottegai, artigiani.

Ad una tale platea di ignari protagonisti di vita e storia cingolana del secolo scorso ha dedicato un libro Orfeo Mangoni. A scorrere i sommari, opportunamente riportati nell’indice dei dieci capitoli, il volume potrebbe apparire alquanto dispersivo per i tanti aspetti che affronta. Leggendolo, invece, pagina dopo pagina, incuriosisce sempre di più.

L’autore, che per alcuni lustri è stato anche amministratore comunale di Cingoli, oltre che funzionario della Comunità montana del San Vicino e prima ancora impiegato amministrativo preso l’Azienda di Stato per le foreste demaniali, parla di vita reale, di situazioni vissute in prima persona o apprese da fonti dirette e privilegiate, di persone conosciute  durante e per motivi della sua attività lavorativa, ad iniziare dalla famiglia Tittoni, presso la cui azienda agricola ebbe il primo impiego di contabile. 

Ai diversi componenti della famiglia Tittoni e all’azienda di 1300 ettari (una delle più grandi tenute di montagna di tutte le Marche), che tanto ha inciso nella vita sociale ed economica di Cingoli, è dedicata la prima metà del libro. In questi primi capitoli l’autore si sofferma – citando nomi, date ed aneddoti – sulle decine di famiglie coloniche che si sono avvicendate nei quattordici poderi coltivati a mezzadria, fino ai primi frazionamenti degli anni Cinquanta e poi la vendita nel 1960 della parte più rilevante del patrimonio fondiario al Demanio forestale.

Un capitolo è dedicato alla nascita del Moto club “Fagioli” e alla realizzazione su un terreno dell’azienda Tittoni del crossodromo di Cingoli, che ancora oggi continua ad essere un punto di riferimento per il motocross nazionale ed internazionale. 

Anche il lago artificiale di Castreccioni ricade una parte dei terreni dell’ex azienda agricola Tittoni e, in alcune pagine, l’autore ricorda la costruzione della diga sul fiume Musone, la più importante opera idraulica realizzata nella regione a metà degli anni Ottanta.

Come sottolinea Gianfilippo Centanni nella prefazione, il libro “abbina all’accuratezza documentale un dovizioso corredo fotografico”, una ottantina di immagini in bianco e nero, tra volti di contadini e di altri personaggi del tempo. (a.f.)

© Alessandro Feliziani /Orizzonti della Marca

 (Articolo pubblicato sul settimanale ORIZZONTI della MARCA n. 37 del 2 ottobre 2021)


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