Scarfiotti, un cognome, un secolo di storia.


Paola Rivolta, Scarfiotti, dalla Fiat a Rossfeld, Liberilibri, Macerata 2018, pp. 472, Euro 20.



© Non inganni l’immagine di copertina. Il volto semicoperto di Lodovico Scarfiotti, ripreso in uno scatto “rubato” durante una delle tante sue gare automobilistiche, non è la foto scelta per un volume biografico del famoso pilota. Di lui c’è molto nel libro, sia come sportivo, sia come uomo, ma il lavoro di Paola Rivolta, autrice milanese trapiantata a Potenza Picena – così come fecero gli Scarfiotti, che si stabilirono nella cittadina maceratese, pur senza abbandonare mai definitivamente la loro Torino – è uno spaccato di una storia familiare, politica, economica e sportiva. Sport automobilistici, ma anche industria dell’automobile. Il libro, edito da Liberilibri di Macerata, s’intitola, infatti, “Scarfiotti, dalla Fiat e Rossfeld”. 

Rossfeld è la località della Germania dove l’8 giugno 1968, durante le prove del Gran Premio delle Alpi, Lodovico Scarfiotti junior esce di strada con la sua Porsche e muore. La Fiat è l’industria di automobili fondata a Torino nel 1899 da dodici soci, tra i quali Lodovico Scarfiotti senior (1862-1924) che ne divenne il primo presidente, mantenendo la carica fino al 1908. 

La storia degli Scarfiotti ha molti punti di contatto con la famiglia Agnelli. All’inizio per la Fiat, che Scarfiotti lascia dopo una vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto insieme a Giovanni Agnelli (1866-1945). Entrambi ne escono assolti, ma Scarfiotti ne resta profondamente turbato per il resto della sua vita, cui metterà fine tragicamente dopo aver avviato l’attività del cementificio a Porto Recanati. Il figlio Luigi (1891-1971), deputato del Regno e appassionato di automobili – sarà protagonista nelle prime undici edizioni della Mille Miglia – dopo aver preso le redini delle attività imprenditoriali nelle Marche sposa nel 1927 a Madonna del Monte di Macerata l’aristocratica Francesca Bourbon del Monte, cugina della moglie di Edoardo Agnelli. Anche Lodovico junior, che eredita dal padre la passione per le auto, entrerà indirettamente nell’influenza della famiglia Agnelli. Accade negli anni in cui Scarfiotti gareggia per la Ferrari (nel 1966 vince il Gran Premio d’Italia) e la Fiat entra in strette relazioni industriali con la casa di Maranello.

Di tutti questo parla il libro. Le numerose note a piè di pagina lo fanno sembrare un saggio, ma lo si legge come un avvincente romanzo che pagina dopo pagina cattura il lettore alla scoperta di tre generazioni della famiglia Scarfiotti e di episodi poco noti di un secolo di storia italiana.  

© Alessandro Feliziani / Orizzonti della Marca

(Articolo pubblicato sul settimanale ORIZZONTI della MARCA n. 34 del 31 agosto 2019)


Commenti

Post più popolari