La giustizia in ritardo di decenni.


© Da mesi il Governo ci ricorda che per investire in modo efficace le risorse del Recovery Plan non si può prescindere da miglioramenti strutturali in grado di accrescere la competitività dell’Italia e ha posto tra le priorità due riforme: pubblica amministrazione e giustizia. Affinché il tutto non si riduca alla digitalizzazione dei servizi e al ripristino della prescrizione (temi ora al centro del dibattito) un “caso di studio” per i riformatori potrebbe essere la vicenda di Fiuminata, dove nelle settimane scorse l’amministrazione comunale è stata definitivamente condannata a risarcire un allevatore del posto con una somma assai ingente, tale da far rischiare il dissesto finanziario del piccolo comune. La controversia, sorta dalla compravendita di un terreno negli ormai lontani anni Settanta, si è protratta per decenni tra Tribunali, Corti d’appello, Cassazione e Tar, costringendo quell’imprenditore a sostenere spese rilevanti per la tutela dei propri diritti, salvo alla fine ricadere tutto sulle casse comunali.  

Spesso la pubblica amministrazione fa la voce grossa con i cittadini nella convinzione che essi non abbiano la forza per ricorrere alle vie giudiziarie. Se poi ci ricorrono, poco male per l’ente, tanto alla fine paga lo “Stato Pantalone”. 

Non possiamo sapere se sindaci, assessori e consiglieri comunali fiuminatesi degli ultimi quarant’anni abbiano ragionato così. Probabilmente no. Forse sono stati tutti convinti di essere dalla parte della ragione, ma non si sono nemmeno mai messi nei panni di quel cittadino che reclamava i propri diritti, altrimenti avrebbero trovato quel compromesso inutilmente cercato a tempo scaduto.

Per un paese efficiente una vera riforma è quella che pone la pubblica amministrazione dalla parte del cittadino e non contro o al di sopra. E anche una Giustizia efficace è quella capace di dare risposte rapide a chi la invoca. Non agli eredi, come avvenuto nel caso dell’allevatore di Fiuminata. 

© Alessandro Feliziani / QN Il Resto del Carlino

(Articolo pubblicato domenica 22 agosto 2021 su Il Resto del Carlino, edizione Macerata)




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