Uffici pubblici, il pericolo della sciatteria.


© La riforma della pubblica amministrazione è stata annunciata come una “rivoluzione gentile”, all’insegna della digitalizzazione. Niente più carta e penna, ma tutto affidato all’informatizzazione e all’intelligenza artificiale, sin dalla fase di reclutamento del personale. Una domanda, però, sorge spontanea: riuscirà la riforma a debellare uno dei mali della P.A., che a volte si annida pericolosamente ad ogni livello (stipendiale o di titolo di studio), ovvero la sciatteria?

L’errore commesso nello scrivere il nome di Carlo Azeglio Ciampi sulla targa preparata per intitolare a Roma uno spazio pubblico all’ex capo dello Stato non è forse un indice di approssimazione nello svolgimento dei compiti d’ufficio? A parte il fatto che il nome da scrivere non era di un personaggio sconosciuto, viene il dubbio che gli addetti abbiano comunicato con messaggi vocali di Whatsapp e siano stati traditi da un’inflessione di pronuncia. 

La lettera che l’INPS ha scritto ad una persona deceduta per comunicargli che a causa della morte perdeva il diritto all’assistenza e che si sarebbe potuto recare presso gli uffici per avere chiarimenti, sarà stata scritta da un robot o da un impiegato alquanto superficiale, incapace di comprendere cosa stesse facendo?

Quando telefoniamo ad un ufficio pubblico senza riuscire ed avere una risposta, neanche sulla presenza o meno in sede dell’impiegato addetto, non è forse segnale di trascuratezza organizzativa? Quando passando per strada davanti alla sede di un ente pubblico notiamo che le bandiere esposte sono scolorite dal sole, sfilacciate dal vento o comunque deteriorate dal tempo, non è forse anche quello un segno di incuria?

In fondo potrebbe bastare una bandiera, esposta nella sua integrità o meno all’esterno degli uffici pubblici, a indicare il livello di accuratezza, attenzione e scrupolosità presenti all’interno degli stessi, indipendentemente se a operare sia un’intelligenza artificiale o umana.

© Alessandro Feliziani / QN Il Resto del Carlino

(Articolo pubblicato domenica 13 giugno 2021 su Il Resto del Carlino, edizione Macerata)


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