Bella stagione: segni positivi, ma tanta cautela.
© Già da settimane a Porto Recanati (foto) è diventato quasi impossibile prenotare un ombrellone stagionale fino a tutto agosto. C’è posto solo per qualche giorno e in posizione arretrata rispetto alla riva del mare. In alberghi, residence, B&B, case in affitto, camping, è difficile trovare disponibilità per una o più settimane prima di settembre. Una stagione turistica così nella località balneare del territorio della nostra Diocesi – hanno detto alcuni operatori del luogo – era inimmaginabile fino ad alcuni mesi fa. Scomparsi gli stranieri, sono gli italiani ad affollare quest’anno Porto Recanati, dove quasi ogni sera all’Arena Gigli o in altri spazi all’aperto, sono previsti spettacoli e concerti.
La situazione non cambia se ci si sposta dal centro città a Scossicci e anche nelle strutture più arretate rispetto al mare. “Anzi – dice Marco Pacella, imprenditore turistico – molta gente a seguito del Covid, preferisce alloggiare vicino a spazi all’aperto non affollati, dove – dopo le ore di sole sulla spiaggia – poter trascorrere in tranquillità il resto della giornata”.
La voglia di aria aperta in sicurezza sta facendo riscoprire il turismo più “lento”, tipico di montagna e alta collina o di grandi spazi verdi come Abbadia di Fiastra. “Noi – dice Angelo Bolletta, albergatore di Cingoli – siamo ripartiti bene e anche le strutture non alberghiere (case vacanze, B&B, agriturismi) stanno lavorando a buon ritmo”. Il turismo sul “Balcone delle Marche” è tradizionalmente costituito da persone anziane e famiglie con bambini piccoli, cioè quelle fasce d’età che hanno sofferto più di altre delle restrizioni dovute alla pandemia, ma quest’anno ci sono anche molte comitive di giovani che hanno preso in affitto diverse case di campagna.
Buon movimento turistico, benché “di passaggio”, si riscontra in altri centri maggiori, in cui le attrattive sono rappresentate da eventi culturali e musei, come Recanati o Tolentino, dove c’è anche l’aspetto religioso rappresentato dalla basilica di San Nicola.
Discorso a parte merita Macerata, che già a giugno ha registrato un buon afflusso di gente. Ora il movimento turistico si sta intensificando per l’imminente apertura (fra tre giorni) della stagione lirica. Quest’anno lo Sferisterio, nonostante le limitazioni di posti a causa del Covid, vive un cartellone di molte serate, che vanno oltre la lirica rivolgendosi ad un pubblico più vasto, sia per fasce d’età, sia per interessi culturali.
L’importante, ovunque si voglia trascorrere le vacanze, è ricordarsi che la pandemia non è stata ancora debellata.
© Alessandro Feliziani / Emmaus-Avvenire
(Articolo pubblicato martedì 20 luglio 2021 su Emmaus, supplemento mensile al quotidiano Avvenire)
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