Attenzione, il voto conta eccome.



© A Macerata, così come in tutte le piccole città universitarie, è facile imbattersi per strada con i festeggiamenti per il conseguimento della agognata laurea da parte degli studenti universitari. Sono momenti di gioia, condivisi con parenti ed amici, per un traguardo raggiunto nella propria formazione. Alla fine dell’esame di laurea, con la proclamazione a “dottore in…” e la stretta di mano del presidente della commissione, si chiude la vita da studente e se ne apre un’altra, magari ancora piena di incertezze, ma comunque in cui realizzare i propri sogni. Insomma, le manifestazioni di giubilo ci stanno tutte ed è bene che siano anche rumorosamente condivise con la città, che in qualche modo lega per sempre il proprio nome alla vita e alla carriera del laureato.

Uguali nella forma, ma poco comprensibili nelle motivazioni, sembrano, invece, alcune manifestazioni di euforia (tappi di bottiglie di spumante che saltano, corona d’alloro in testa, omaggi floreali) di studenti che hanno appena sostenuto l’esame di maturità. Le abbiamo viste nei TG e poi anche all’esterno di alcune scuole marchigiane. Un tempo i maturandi uscivano dall’aula d’esame al limite con un sospiro di sollievo, ma anche con la trepidazione per l’attesa dei risultati. Qualora cosciente di aver sostenuto un buon esame, lo studente attendeva con impazienza di conoscere il voto conseguito, che poteva fare la differenza per il suo futuro.

Oggi evidentemente per molti non è più cosi. Con la media dei promossi vicina al 99%, il risultato appare scontato e il voto assume evidentemente un valore relativo. Quindi tanto vale festeggiare subito, con tanto di foto da postare sui social. 

Da anni ormai l’esame non si chiama più “di maturità”, ma “di Stato” e anche al diploma forse si tende a dare una valenza diversa. Il rischio è che lo si consideri come la patente di guida, che vale come tutte le altre. Non tutti i giovani, però, la pensano così, fortunatamente!

© Alessandro Feliziani / QN Il Resto del Carlino

(Articolo pubblicato domenica 27 giugno 2021 su Il Resto del Carlino, edizione Macerata)

 

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