Roberto Sani analizza il successo dell'oratorio di san Filippo Neri.

R. Sani, La leggenda del "santo educatore", Eum, Macerata 2021 (copertina)


© Una decina di anni fa la Rai mise in onda una fortunata fiction televisiva dedicata alla figura di San Filippo Neri, cui è intitolata l’omonima bella chiesa barocca nel centro storico di Macerata. “Preferisco il paradiso” – questo il titolo del film per la Tv –, nell’unire storia e leggenda, rese rinnovata popolarità all’opera “innovatrice” del sacerdote fiorentino che, nella Roma del Cinquecento, diede vita al primo “Oratorio”, per l’assistenza spirituale ed educativa dei piccoli trovatelli della città.

Ora, Roberto Sani, professore ordinario di Storia dell’educazione all’università di Macerata, della quale è stato anche rettore, ha dato alle stampe un libro (La leggenda del “santo educatore”, edizioni EUM, Macerata 2021, pp. 138, euro 13) in cui, con il rigore scientifico proprio dello studioso, approfondisce la genesi e le caratteristiche della “tradizione” che attribuisce a San Filippo la fama di “educatore dell’infanzia e delle gioventù”. Dall’esame delle testimonianze rese nel corso dei processi di beatificazione e canonizzazione di San Filippo, l’autore approfondisce il grande successo che quella istituzione educativa ha avuto nei secoli seguenti, attraverso l’opera di vari istituti religiosi e in primo luogo di San Giovanni Bosco con la sua Congregazione Salesiana. 

© Alessandro Feliziani / Emmaus-Avvenire

(Articolo pubblicato il 18 maggio 2021 su Emmaus, inserto mensile al quotidiano Avvenire a cura della Diocesi di Macerata)


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