Freno ai social, torniamo a carta e penna.



© Dall’inizio della pandemia è stato calcolato un aumento costante dell’utilizzo di WhatsApp e dei principali social, Facebook, Twitter, Instagram, attraverso gli smartphone. Secondo gli specialisti, è l’effetto dell’ansia che viviamo. Più restiamo isolati, più scarichiamo le nostre angosce sui tasti del telefonino, con cui ormai viviamo in simbiosi.

Perché, invece, non provare a prendere in mano carta e penna? Nel ferrarese alcuni liceali, per mesi e mesi, hanno scritto lettere a sconosciuti anziani costretti all’isolamento per il timore del contagio. Sono riusciti a farli sentire meno soli e la studentessa che ha promosso l’iniziativa epistolare è stata nominata “Alfiere della Repubblica”, riconoscimento che il presidente Mattarella ha conferito anche ad altri 27 ragazzi e ragazze di tutta Italia. Diversi di loro si sono meritati l’onorificenza proprio per il lodevole impegno nel rivalutare “carta e penna”. Tra loro anche Riccardo, quindicenne di Potenza Picena, che scrive poesie sin dalle elementari. 

Per vivere serenamente questi giorni in “zona rossa” si potrebbe riprendere in mano la penna, magari per scrivere una lettera ad un parente lontano che non vediamo da tempo. Con la penna si possono comunicare sensazioni che la fredda tastiera di WhatsApp non riesce a farci esprimere. E nell’attesa della risposta, magari dedichiamoci alla lettura di un libro. Lo smartphone mettiamolo accanto o al posto del telefono fisso e ricordiamoci di quando non c’erano i telefonini. Si viveva ugualmente bene, forse meglio. 

Anche le notizie non cerchiamole continuamente sui social, dove spesso risultano travisate o del tutto false. Non è necessario essere aggiornati minuto per minuto. All’ascolto dei notiziari radio e TV, basta aggiungere la lettura di un quotidiano. A parte questa mia bazzecola che state leggendo, c’è sempre almeno un articolo che, da solo, vale più del prezzo speso per acquistare il giornale in edicola.

© Alessandro Feliziani / QN Il Resto del Carlino

(Articolo pubblicato domenica 21 marzo 2021 sul quotidiano Il Resto del Carlino, edizione Macerata)


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