Covid. Campagna vaccinale, conflittualità Stato-Regioni e difetti di comunicazione.



Gli esperti dicono che ci vorranno due settimane per valutare gli effetti degli assembramenti dei due giorni festivi d’inizio maggio. Il ministro della salute ripete che occorre fare un passo alla volta, ma spesso c’è chi ne approfitta troppo di corsa e i casi della Sardegna (già unica regione “bianca”) e della Valle d’Aosta, tornate a colorarsi di rosso, ne sono l’esempio. Tutto ciò può dipendere da molte persone indisciplinate, ma non si può disconoscere che la gestione della pandemia abbia sperimentato momenti di confusione, accresciuta da conflittualità tra Stato e Regioni e da comunicazioni caotiche. 

Le passate prevaricazioni delle regioni nei confronti del governo, così come le dispute tra i partiti su “aprire, non aprire” sono assai pericolose, quanto e forse più dei difetti di comunicazione.

L’accavallarsi di informazioni, a volte contrastanti e frutto di protagonismo da parte di politici e virologi, provoca disorientamento tra la gente, che finisce per non comprendere il senso di decisioni o provvedimenti, spesso cambiati di continuo. Prendiamo, ad esempio, la questione del vaccino AstraZeneca che ha conosciuto tre fasi diverse. Inizialmente era consigliato per i più giovani. Dopo la sospensione per i casi di trombosi, è stato invece prevalentemente destinato agli ultrasessantenni, senza nessuna spiegazione scientifica per questo cambio di orientamento, tanto da indurre molte persone a rinunciare alla vaccinazione, pur di non farsi inoculare il farmaco anglo-svedese. L’unica giustificazione è stata che “pur nel possibile nesso con rari episodi di trombosi i benefici sono maggiori dei rischi”. Una frase interpretabile come versione “politicamente corretta” del concetto espresso in modo brutale mesi fa da Domenico Guzzini, che per quel “se qualcuno morirà, pazienza” fu costretto a dimettersi da presidente di Confindustria Macerata. Ora l’AstraZeneca è diventato un vaccino per tutti e la confusione continua.

© Alessandro Feliziani


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