Trent’anni fa il primo viaggio di Papa Wojtyła nel maceratese.


Giovanni Paolo II in Piazza del Popolo a San Severino Marche (foto Arturo Mari /Osservatore Romano)


© Ricorre oggi (18 marzo) il trentesimo anniversario della storica visita di Papa Giovanni Paolo II all’Arcidiocesi di Camerino e San Severino Marche. Come ricordano le cronache del Carlino di quei giorni, fu il sesto viaggio apostolico di Papa Wojtyła nelle Marche e la prima delle tre visite compiute dal Pontefice nel maceratese. L’evento, annunciato mesi prima, suscitò grande attesa e ebbe poi vasta eco, anche in considerazione che la visita di un Papa a Camerino mancava da oltre centotrenta anni e a San Severino addirittura da oltre quattro secoli. 

La visita del pontefice ebbe inizio nel pomeriggio del 18 marzo 1991 con l’arrivo in elicottero a San Severino, dove Giovanni Paolo II fu accolto dall’allora arcivescovo Francesco Gioia e dal sindaco Alduino Pelagalli. Quindi nella Piazza del Popolo, gremita di gente, ci fu il caloroso incontro con la cittadinanza.

La sera stessa il Papa - salutato dalla folla che numerosa lo attendeva durante il passaggio a Castelraimondo - raggiunse in auto Camerino, accolto in piazza Cavour dal sindaco Emanuele Grifantini. Dopo aver celebrato la Messa in Cattedrale, Giovanni Paolo II salutò la popolazione affacciandosi da una finestra dell’episcopio. Il mattino del 19 marzo, festività di San Giuseppe, nel teatro Marchetti, presente il ministro dell’Istruzione, Antonio Ruberti, Papa Wojtyła incontrò il mondo universitario marchigiano nel centenario dell’enciclica Rerum Novarum. Nell’occasione Giovanni Paolo II salutò personalmente il rettore Mario Giannella e i componenti dei senati accademici delle quattro università della regione e, dopo aver pronunciato un discorso, inaugurò il centro culturale dell’Ersu di Camerino, intitolato a Benedetto XIII. 

Lo stesso giorno Giovanni Paolo II visitò anche Fabriano e nel pomeriggio fece tappa a Matelica, dove ebbe un incontro, prima con le maestranze dell’industria di confezioni GFT, poi con la cittadinanza in Piazza Mattei.

Si concludeva così a Matelica il novantaquattresimo dei duecentocinquanta viaggi compiuti da Giovanni Paolo II in Italia nel corso del suo lungo pontificato.

Due anni più tardi, il 19 giugno del 1993, avvenne l’altrettanto storica visita a Macerata, in occasione della partenza del Pellegrinaggio a piedi a Loreto. Al Centro fieristico di Villa Potenza, dove celebrò la Messa, il Papa consegnò a mons. Giancarlo Vecerrica la Croce di legno che avrebbe guidato tutta la notte i pellegrini nel loro cammino verso il Santuario lauretano.

La terza presenza di papa Wojtyła in terra maceratese risale al 3 gennaio 1998 ed ebbe come meta Cesi, la piccola frazione di Serravalle di Chienti semidistrutta dal terremoto del settembre ’97, diventata in quei mesi tristemente famosa quale epicentro del sisma che aveva colpito Marche ed Umbria. 

© Alessandro Feliziani / QN Il Resto del Carlino

(Articolo pubblicato il 18 marzo 2021 su Il Resto del Carlino, edizione Macerata)

Commenti

Post più popolari