Parità di genere, la lite sui nomi è riduttiva.



© La vicinanza temporale tra il Festival di Sanremo e la Festa della donna ha contribuito ad enfatizzare, lo scorso fine settimana, la polemica scaturita dalla dichiarazione di Beatrice Venezi, che sul palco dell’Ariston ha precisato di definirsi “direttore” d’orchestra. Da Matelica le ha replicato, criticandone la scelta, la sua collega “direttrice” d’orchestra Cinzia Pennesi, fondatrice dell’Accademia della Libellula e “Premio Bellisario 2008 per il talento delle donne”. È intervenuto anche il presidente dell’Accademia della Crusca, Claudio Marazzini, il quale – dando regione ad entrambe – ha sdoganato un terzo termine “direttora”.

La questione lessicale sulla declinazione al femminile dei nomi delle professioni è importante, ma non dovrebbe essere strumentalizzata per finalità che nulla hanno a che vedere con la lingua italiana. Del resto, la funzione non toglie l’identità di chi la svolge: nessuno mette in dubbio che la Venezi, pur definendosi direttore, sia una brava musicista, magari più di tanti colleghi uomini.

L’errore che molte donne commettono, nell’appassionarsi al tema lessicale del nome del loro mestiere, è quello di credere di far valere in questo modo la propria dignità sul lavoro e nelle istituzioni. Ridurre il dibattito a pura nomenclatura è un falso problema con cui si finisce per svilire una questione centrale della società italiana, che investe vecchie e nuove diseguaglianze, ancora tutte da superare nel lavoro e nella società, perfino nello sport.

Ci lamentiamo che l’Italia stia diventando un paese di anziani. Perché allora non provare ad introdurre la “paternità obbligatoria”? Lo ha fatto la Spagna, che da gennaio è il primo Paese al mondo in cui donne e uomini hanno lo stesso congedo parentale per la nascita di un bambino. Si ridurrebbe così alla radice la principale causa di discriminazione nel lavoro e di ostacolo nella carriera delle donne. Magari si darebbe anche nuova spinta alla natalità. 

© Alessandro Feliziani / QN Il Resto del Carlino

(Articolo pubblicato sul quotidiano Il Resto del Carlino, edizione Macerata, domenica 14 marzo 2021)


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