La "Via Lauretana" tra storia e devozione.

Giacomo Alimenti, L’antica Via Lauretana. Itinerario “sì corporale, come spirituale” da Roma a Loreto (3 volumi), EUM, Macerata 2016-2019, pp.342 – 302 – 294, euro 30 cad.

© Con la pubblicazione della parte dedicata al percorso laziale è giunta a conclusione l’opera in tre volumi “L’antica Via Lauretatn”, scritta dall’architetto Giacomo Alimenti e concepita dall’autore insieme al professore Roberto Sani (sua la prefazione) dell’università di Macerata, nell’ambito della scuola di dottorato dell’ateneo.

I tre volumi, pubblicati dalla casa editrice EUM a partire dal 2016, al ritmo di uno ogni circa diciotto mesi, vanno ad arricchire la pubblicistica sull’antica via di pellegrinaggi e di comunicazione tra il “centro della cristianità”, Roma e il “cuore mariano” della cristianità stessa, Loreto. Questo tragitto è stato per secoli l’asse viario principale dello Stato Pontificio e – nella stessa epoca – anche il principale collegamento tra la costa del Tirreno e quella dell’Adriatico. 

Come ricorda l’autore nel volume dedicato al tragitto marchigiano, Loreto – oltre ad essere stata meta dei devoti che si recavano alla Santa Casa – era anche “tappa obbligata” per i pellegrini diretti a Roma. Inoltre, il percorso che si snodava lungo la valle del Chienti assunse anche la funzione di “raccordo” tra i santuari di San Francesco ad Assisi e di San Nicola a Tolentino. A questo proposito nel libro sono citati il pellegrinaggio del cardinale Alessandro Farnese, che nel 1581 fece sosta prima a Camerino e poi a Tolentino, nonché quello di papa Clemente VIII il quale sostò a Camerino nel 1598. L’autore ricorda anche il tragitto che toccava Renacavata per scendere poi a Capolapiaggia e Valcimarra.

Nel descrivere l’antico percorso, l’autore amplia la sua ricerca con notizie storiche su città, paesi e borghi attraversati, ma anche su luoghi di culto mariano, osterie e alberghi dove i pellegrini potevano trovare alloggio e ristoro. Tutti e tre i volumi sono strutturati per “tappe”, seguendo – con riferimenti archivistici e bibliografici – la sequenza delle antiche stazioni di posta che scandivano l’itinerario e ne ritmavano il cammino. Il volume dedicato al tratto marchigiano, qui preso in considerazione, parte da Casenuove per arrivare prima a Serravalle, attraverso Colfiorito, poi facendo “soste” a Pontelatrave, Valcimarra, Tolentino, Macerata, Sambucheto, Recanati. Ogni tappa si sofferma sui singoli paesi attraversati e il tutto è arricchito con immagini d’epoca, cartografia storica e fotografie (di Roberto Dell’Orso) che documentano lo stato odierno dei luoghi. Il volume dedicato al tratto marchigiano si chiude con la postfazione del cappuccino padre Giuseppe Santarelli, storico del santuario della Santa Casa. 

© Alessandro Feliziani / Orizzonti della Marca

(Articolo pubblicato sul settimanale ORIZZONTI della MARCA n. 19 del 16 maggio 2020)

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