La fotografia per non perdere la memoria.
Esaurienti didascalie e diversi testi di vari autori – tra cui Giuseppe Gioacchino Belli che narra di un suo viaggio a Tolentino in occasione della festa di San Nicola nel 1821 – danno un importante valore aggiunto a questo album di famiglia “allargata”, suddiviso per temi: la vita in città, il lavoro nella prime industrie cittadine, i giorni di festa e le ricorrenze religiose, il mercato, le merende fuori porta e le prime gite al mare, lo sport (prima il gioco della palla al bracciale, poi il football), i trasporti con il calesse e le prime motorizzazioni, l’arrivo della “Littorina”, il teatro e i veglioni di carnevale, la vita in campagna e i tipici lavori agresti che segnano l’evolversi delle stagioni. Non mancano scorci della città oggi scomparsi.
Un libro che fa anche riflettere sul valore dell’immagine fotografica, d’autore o da fotoamatore che sia, in quanto – come scrive nella prefazione al libro Alberto Pellegrino – nonostante le molte immagini storiche custodite negli archivi pubblici e privati, il patrimonio fotografico, inteso come bene culturale, non riceve il dovuto riconoscimento e la necessaria tutela al pari delle altre arti figurative. Una riflessione, questa, che ci proietta anche al futuro delle fotografie che – con il digitale – sono oggi alla portata di tutti, ma molto spesso sono destinate a scomparire presto o a perdersi nell’effimera condivisione dei social network.
© Alessandro Feliziani / Orizzonti della Marca
(Articolo pubblicato sul settimanale ORIZZONTI della MARCA n. 19 del 16 maggio 2020)
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