Comunicazione politica: meno parole e più fatti.
© Il nuovo presidente del Consiglio, Mario Draghi – tra i pochi a non fare uso dei ‘social’ – ha chiesto che a Palazzo Chigi venga meno lo ‘stile Casalino’. Ovvero quel modo di fare comunicazione con post a raffica su Twitter e continue conferenze stampa per dire tutto e niente. Annunci a sorpresa, poi magari a volte smentiti, e dichiarazioni quotidiane spacciate per notizie, che hanno finito per “impigrire” molti giornalisti, impoverendo l’informazione.
In verità Rocco Casalino non ha inventato nulla, ha solo alzato l’asticella su un andazzo che da tempo investe la politica ad ogni livello, dove domina la smania di apparire. Come quando negli anni scorsi venivano inaugurate a ripetizione, con grande enfasi e tanto di fotografi e Tv al seguito, le casette di legno per i terremotati. Neanche si fosse trattato di interventi di ricostruzione, peraltro ancora di là da venire.
Il “silenzio” di Draghi ha spiazzato soprattutto le televisioni, che durante le lunghe dirette organizzate per seguire la conclusione della crisi di governo hanno finito per commentare l’ovvietà.
Ad un “appello” del direttore di una agenzia di stampa che gli ha ricordato “il diritto dei cittadini ad essere informati”, Draghi ha risposto indirettamente durante una riunione con i ministri. A loro il presidente avrebbe detto: “noi comunichiamo quello che facciamo”. Un messaggio “programmatico” chiaro e un invito alquanto esplicito a tenere un atteggiamento sobrio nella comunicazione, evitando ciò che accadeva nel “Conte 1” quando Lega e M5S, con continue e reciproche comunicazioni, davano l’impressione di appartenere a due governi diversi.
La duplicazione di informazioni e di uffici stampa ha contagiato anche le regioni e molti comuni. La preoccupazione maggiore sembra sia sempre quella di comunicare, dimenticando che la comunicazione è bidirezionale. Bisogna anche saper ascoltare i cittadini, che ai politici chiedono più fatti e meno parole.
© Alessandro Feliziani / QN Il Resto del Carlino
(Articolo pubblicato sul quotidiano Il Resto del Carlino, edizione Macerata, domenica 21 febbraio 2021)
Commenti
Posta un commento